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Usi e costumi contadini
L’abbigliamentoquotidianoper il lavoro contadino risale al Medio Evo
edoveva essere inprimo luogo funzionale. Includendo già gli elemen-
ti dell’odierno costume tradizionale, gli abiti contadini si evolsero nel
tempoparallelamenteal loroprendere coscienzadel proprio stato so-
ciale. La vita religiosa fu determinante per questo sviluppo, poiché le
principali festività cattoliche erano l’occasione per indossare l’abito
della festa. Gioielli, cinturoni, tabacchiere, ricami e preziosi fazzoletti
di seta erano alcuni degli ambitissimi accessori, fatti sapientemente a
mano, da indossareconquesti abiti evenivanoereditatidi generazione
ingenerazione. L’abitodella festa indicava l’estrazione socialee lapro-
venienza di chi lo indossava, sebbene in un principio non esistessero
ancora delle regole specifiche unitarie per il costume di ogni valle. La
definizione “Tracht” per il costume tradizionale viene da “tragen” (por-
tare). In passato esistevano regolamenti di abbigliamento che stabili-
vanoconesattezzacosapotesse indossarechi appartenevaaundeter-
minato stato sociale. L’intento era quello di poter classificare al primo
sguardo ogni individuo. Già nel Cinquecento era proibito ai contadini
indossarepellicce “costose” o lussuose stoffe.
Ambiti beni di lusso
Le stoffepiùesclusivee lepiùmoderne creazioni erano in commercio
grazie a venditori ambulanti, i quali venivano assaliti per le novità che
TRACHTMEETSDIRNDL
recavano, sebbenemancasse spesso il denaro contanteper tali articoli
di lusso. Oltre ai venditori ambulanti, chi viaggiava erano i nobili sulla
via del grand tour, poeti emusicisti, che contribuirono alla nascita del
mitodel Tirolo. Le lorodescrizioni riportavano i vestiti colorati dei tiro-
lesi, il lorobrioe l’ospitalità, destandogrande stuporee scolpendone-
gli anni il voltodei tirolesi nell’immaginariocollettivo.
I primi costumi tradizionali in serie
Le prime serie di incisioni sulle quali si potevano ammirare i colora-
ti abiti della festa della regione sono databili alla fine del Settecento,
come quelle di Johann Georg Schädler (1777-1866). Queste immagi-
ni contribuironoadiffondereulteriormente l’abito tirolesee trovarono
molta fortuna. Essedimostrano che i colorati costumi venivano indos-
sati dallapopolazione contadinaper le celebrazioni festive giànel tar-
do Seicento. I graziosi costumi a varie fogge erano emblemadi festa e
di appartenenza.Nellasecondametàdell’Ottocentosi attuòuncambio
drastico sostituendo alcuni elementi spesso scomodi, per esempio il
corsetto, conaltri piùsemplici. Gli uomini iniziaronoaportarepantalo-
ni di telaal postodei pantaloni di pelle.
Costumi valligiani e coscienzanazionale
Nel 1909, in occasione delle celebrazioni dei cent’anni dalle battaglie
di liberazione tirolesi, si decisedi tornareal costume tradizionaleorigi-
nale. Per laprima volta intere schieredi valligiani indossavano lo stes-
so costume, per evidenziare le origini comuni e conferire un certopa-
triottismo all’avvenimento. Vennero sancite anche le uniformi per le
bandemusicali e le associazioni di Schützen (tiratori addestrati per la
difesadella regione).
Dirndl &Lederhose–un cliché tirolese?
I costumi tradizionali oggi sono praticamente scomparsi dalla vita
quotidiana e vengono indossati solo nei villaggi in occasioni festive,
religiose o familiari. Il “Dirndl“ (il vestito corto femminile) e la giacca
maschile sono invece ancora parte integrante dei guardaroba e sono
sempre più in uso per eventi sociali. Un graziosoDirndl o un bel pan-
talonedi pelle (Lederhose) non sonomai fuori luogo aunmatrimonio
in campagna o per feste di altro tipo. Se è vero che i modelli propo-
sti dagli stilisti oggigiorno non hanno piùmolto a che fare con il co-
stume tradizionale, è possibile tuttavia osservare che tali abiti trova-
no sempre più riscontro soprattutto fra i giovani. Al giorno d’oggi gli
abiti strettamente tradizionali e il Dirndl sonougualmente apprezzati.
Entrambe le varianti hannouna cosa in comune: l’eleganza che confe-
risconoachi li indossa.
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Il costume tradizionale (in tedesco “Tracht”) nasce in realtà comeabito comunementeusatodai tirolesi.
Essogiunse
apopolaritàgrazieall’attenzione rivoltadal pubblicoesterosul Tiroloe i suoi abiti dai vivaci colori.NelRomanticismo
tali costumi si adattaronoperfettamenteal cliché che caratterizzava i tirolesi comeallegri, propensi allaburla,
fieri, amanti dellapatriaeamabili, sebbeneunpo’ zotici nei loro sgargianti costumi… ||
MONIKAFRENZEL
J.G.SCHÄDLER,TIROLERLANDESMUSEEN,FERDINANDEUM
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